Rifiuti in mare, il 90% è di plastica

Il mare italiano è ricco di… rifiuti di plastica: ecco il risultato di una recente indagine condotta su tutto il territorio marittimo.

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Secondo una recente indagine di Goletta Verde, il mare italiano sarebbe denso di rifiuti e, per giunta, la maggior parte sarebbe di plastica. Stando a quanto è emerso in seguito all’osservazione di 1700 km di mare, si conterebbero fino a 27 rifiuti ogni chilometri quadrato, con una percentuale di quelli di plastica che sfiora il 90%: in media, si incontrerebbe un rifiuto plastico ogni 10 minuti di navigazione.

Il tutto – sottolinea Legambiente in un suo approfondimento – conduce a “ripercussioni negative sull’ambiente, sull’economia, sulla fauna marina. L’ingestione di rifiuti è tra le principali cause della morte delle tartarughe marine. Senza contare l’impatto delle microplastiche (i frammenti più piccoli che si generano per degradazione dei materiali ad opera degli elementi climatici) che, ingerite direttamente o involontariamente dalla fauna marina, entrano nella nostra catena alimentare”.

Per quanto attiene i mare più inquinati di rifiuti, il Mar Adriatico ha il record con 27 rifiuti galleggianti ogni chilometro quadro di mare. Segue il Mar Tirreno, a strettissimo giro, con 26 rifiuti ogni chilometro quadro di mare, ma con una percentuale di rifiuti di plastica che supera quella dell’Adriatico. “Da notare” – conclude Legambiente – “che di questa ben il 34% è costituito da bottiglie (bevande e detergenti) che superano la percentuale di buste di plastica (29%) che, invece, fino all’anno scorso avevano il sopravvento. Meglio il Mar Ionio che grazie alla sua posizione geografica conta “solo” 7 rifiuti ogni kmq di mare”.