L’estate sta finendo ma è invasione di zanzare. A cosa è dovuto l’aumento dei fastidiosi insetti

Un’invasione. Nonostante l’estate stia finendo le città italiane continuano a essere invase da zanzare e insetti. Un surplus di questo tipo di animali che da anni non si registrava. Colpa sicuramente delle alte temperature dell’inizio del mese di settembre (soprattutto al nord sono giorni di caldo intenso) ma anche della scarsa prevenzione in termini di disinfestazione. Al Corriere della Sera ha parlato l’entomologo Romeo Bellini del Centro agricoltura e ambiente che ha confermato l’insolita invasione. “Quest’anno abbiamo avuto una bassa presenza fino al mese scorso, leggermente in calo rispetto alla media storica. Con questo caldo settembrino e la coda dell’estate la popolazione di zanzare si è elevata”. Bellini fa riferimento ai dati dell’Emilia Romagna, regione all’avanguardia da una decina d’anni con un sistema di monitoraggio che consente puntuali comparazione storiche. Le considerazioni fatte per la regione possono benissimo essere estese a tutto il Nord Italia. Mentre al Sud va anche peggio, se si considerano le condizioni climatiche che certo non ostacolano la diffusione di questi insetti.

zanzare2

Oltre alle statistiche sta anche lievitando la nostra sensibilità (e intolleranza) verso tutto ciò che turba la tranquillità quotidiana, pungiglioni compresi: “In realtà il nostro sistema immunitario si abitua alle punture e tende a ridurre le reazioni — osserva Bellini —. Poi però ci sono gli aspetti psicologi ed emozionali, e questi sono più difficili da valutare». Percezione crescente di vulnerabilità colta benissimo invece dall’industria che sta inondando i supermercati di zampironi e spray, lanterne e pomate. Sull’aumento di zanzare e insetti influisce per buona parte il caldo settembrino ma la il popolo della Rete ha scovato anche un altro colpevole: i politici, o meglio i sindaci latitanti: “È vero che la lotta e la prevenzione spettano ai Comuni che in questo periodo stanno facendo grande fatica — riconosce l’entomologo Bellini —. Gli impegni di spesa si riducono, giocoforza i tagli si ripercuotono anche sulle disinfestazioni, lasciando tutto il peso sulle spalle delle famiglie”. E allora ognuno si arrangia come può tra gli acquisti di zanzariere e trappole fino allo studio del nemico su Internet.  Ci sono persino app, scaricabili gratuitamente dal cellulare (come ZanzaMapp, a cui ha collaborato l’Università la Sapienza), che raccolgono segnalazioni e grazie a un algoritmo localizzano e segnalano con precisione il pericolo. Insomma ognuno sceglie l’arma di difesa migliore contro questa insolita invasione.