Dipinge 5.500 quadri per ricordare i cani morti!

Mark Barone è un’artista americano di origini italiane che dipinge 5.500 quadri con i cani per ricordare i 5.500 animali uccisi quotidianamente nei canili.

barone

Sul magazine “La Zampa”, del gruppo editoriale de La Stampa, è comparsa una storia interessante: quella di Mark Barone, un artista di origini statunitensi che ha intenzione di dipingere 5.500 cani per ricordare il numero di animali rinchiusi nei canili che ogni giorno perdono la vita per il solo motivo di non aver trovato una famiglia in adozione (il numero è addirittura da raddoppiare se si parla di gatti).

“Spesso alcuni di questi vengono soppressi poche ore dopo il loro arrivo, soprattutto se vengono considerati di razze pericolose, altri dopo un paio di settimane” – ricorda il magazine – “Una strage silenziosa nonostante il network di volontari che cerca di trovare loro una casa prima che il tempo per salvarli venga a scadere”.

Di qui l’idea di lanciare “An act of dog”, un progetto ambizioso, no – profit, che punta a realizzare un memoriale di cani soppressi, al fine di sensibilizzare il popolo statunitense. Ideatore è naturalmente il signor Barone (e sua moglie Marina Dervan): artista di Louisville, nel 2001 Mark rimane orfano della propria cagnolina, Santina. La compagna lo convince così a prendere con sé un nuovo quattro zampe e, in questa occasione, entra a conoscenza di una realtà estremamente drammatica: migliaia di cani vengono soppressi ogni giorno perché non riescono a trovare una famiglia d’adozione.

L’obiettivo della realizzazione di 5.500 quadri è a buon punto. “Ora è a quota 4.300 quadri e prevede di raggiungere i 5500 entro fine anno. Ogni immagine è di circa 30,5×30,5cm, mentre per le storie più toccanti c’è un formato che arriva anche a otto 8 metri quadri. Messi in fila tutti insieme coprirebbero due volte il perimetro di due campi di calcio” – ricorda infatti il magazine.