Dall’Europa una richiesta: sistema unico di registrazione per animali domestici

Uno studio della Commissione Europea si dichiara favorevole al sistema unico di registrazione per animali domestici.

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Secondo quanto emerge da un recente studio condotto dalla Commissione europea sul Benessere dei cani e dei gatti coinvolti in attività commerciali, è necessario un sistema integrato di registrazione e di identificazione comune per gli animali domestici.

Il dossier proveniente dalla Commissione suggerisce inoltre ancora che le azioni degli Stati membri siano poste in essere per favorire una migliore applicazione delle leggi, e una maggiore informazione verso chi ha un cane o un gatto. Un’armonizzazione che in Italia la Lav ha sottolineato come essere “assolutamente necessaria per fermare il traffico illecito di animali d’affezione”, un fenomeno con il quale molte associazioni si sono dovute purtroppo confrontare negli ultimi dieci anni.

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Per la Lav, inoltre, le conclusioni dello studio conducono all’evidenza di un fenomeno drammatico, quello del traffico di cuccioli, che pone in serio pericolo la salute e la sicurezza degli animali. La Lega anti vivisezione auspica pertanto che la Commissione Europea possa agire in maniera responsabile e metta a punto un piano di azione europeo per poter affrontare tale traffico illegale.

“Ci auguriamo – afferma Reineke Hameleers, direttore di Eurogroup for Animals – che quanto prima venga resa obbligatoria l’adozione da parte di tutti gli Stati Membri di un sistema di registrazione integrato, basato su quanto è già stato fatto per gli equidi, che garantisca l’efficace ed effettiva tracciabilità degli animali oltre i confini nazionali degli Stati Membri”. Simili opinioni per la Lav, che ribadisce come “finché ogni singolo animale non potrà essere accuratamente rintracciato oltre ogni confine e la possibilità di falsificare l’età sui passaporti non sarà eliminata, il traffico illegale continuerà, con sofferenze per gli animali e gravi rischi per la salute pubblica e per le famiglie con cui vivono”.