Camminare fa bene: 20 minuti al giorno riduce i rischi di disabilità

Lo studio dei ricercatori universitari ha coinvolto 1.635 uomini e donne sedentari di età compresa tra i 70 e gli 89 anni, a rischio di disabilità.

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Camminare e fare attività fisica fa bene e, da oggi, avete una nuova arma in più per convincere i più pigri a lasciare il telecomando, alzarsi dal divano e uscire per fare un po’ di movimento all’aria aperta. Secondo quanto afferma un recente studio LIFE (Lifestyle Interventions and Independence of Elders), un’indagine condotta sugli stili di vita e sull’autonomia degli anziani, condotta da alcuni ricercatori dell’Università di Yale e pubblicata sull’ultimo numero del Journal of the American Medical Association., camminare 20 minuti al giorno servirebbe infatti a scongiurare qualsiasi forma di disabilità.

Lo studio dei ricercatori universitari ha coinvolto 1.635 uomini e donne sedentari di età compresa tra i 70 e gli 89 anni, a rischio di disabilità, ai quali è stato assegnato casualmente un programma strutturato di moderata attività fisica o un programma di educazione alla salute. Con cadenza semestrale i ricercatori hanno controllato le capacità motorie dei partecipanti, la pressione arteriosa, il peso e la frequenza cardiaca. Ebbene, dopo due anni di monitoraggio i ricercatori hanno scoperto che il rischio di grave disabilità si è ridotto del 18% tra i partecipanti al gruppo di attività fisica, che erano più in grado di camminare senza assistenza per circa 400 metri.

“Noi vorremmo cambiare il modo in cui le persone vivono” -ha dichiarato Thomas Gill, Professore di Medicina Geriatrica e coordinatore dello studio – “Mantenere l’indipendenza per gli anziani è un bene per la salute pubblica e una priorità clinica e modificare lo stile di vita è un approccio importante per mantenere l’indipendenza”.

Tra gli altri positivi elementi a margine dello studio, anche il fatto che il numero di soggetti giudicati a rischio di riduzione delle capacità motore si sia ridotto del 28%.